La Ira al centro della fulgida economia dell’era del ferro, Superaequum?

Secondo l’ingegnere teramano Domenico Di Baldassarre, dopo anni di studi e ricerche, l’antica città italica di Superaequum andrebbe localizzata sulla sommità del colle La Ira, vicino a Secinaro. Questa ipotesi, supportata da prove toponomastiche, archeologiche e storiche, contrasta con altre teorie che collocano la città più a sud, nei pressi di Castelvecchio Subequo.

Le basi della ricerca Di Baldassarre ha analizzato fonti storiche, epigrafi e reperti ceramici, concludendo che il colle La Ira — esteso, naturalmente protetto e al centro di un’area agricola — sia il sito più idoneo per il nucleo principale di Superaequum. A conferma, sul colle sono visibili i resti di un quadrilatero di 150×100 metri con mura alte due metri, compatibili con un insediamento di 300 abitazioni, e i resti di un tempio dedicato a Cerere, dea dell’agricoltura, a sottolineare l’importanza economica del sito.

I templi e il legame con Secinaro Nella zona di Secinaro e dintorni, Di Baldassarre ha identificato numerosi templi dedicati a divinità legate all’agricoltura, al commercio e alla natura:

  • Tempio di Ercole (presso la fontana San Gregorio), protettore del commercio e della transumanza.
  • Tempio di Sìcina (presso la chiesa di San Nicola a Secinaro), dedicato a una ninfa locale, legata al culto di Dioniso e alle tradizioni pastorali.
  • Altri templi dedicati a Giove Quirino, Cibele, Dioniso, Pelina, Silvano e Venere, distribuiti nei dintorni, confermerebbero la centralità del colle La Ira come baricentro religioso e politico.

Un sito di valore storico e turistico Secondo Di Baldassarre, Superaequum era la città più estesa dell’Abruzzo italico, con un territorio persino più vasto della Roma antica. La presenza di una necropoli, un centro commerciale e aree di espansione urbana ne testimonia l’importanza. Lo studioso auspica una campagna di scavi archeologici per portare alla luce un sito di straordinario valore storico, culturale e turistico, che potrebbe ridisegnare la mappa degli insediamenti antichi in Abruzzo.

Potete leggere tutto l’articolo di Filippo Tronca su AbruzzoWeb


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